La Guida ai 6 Sapori dell'Ayurveda in Cucina

Quest’anno, per scegliere il tuo menu natalizio, prova a seguire la teoria ayurvedica dei 6 Sapori, in sanscrito Rasa.
La Guida ai 6 Sapori dell'Ayurveda in Cucina

Quando parliamo di cibo in Ayurveda, la classificazione che permettere di realizzare e organizzare dei pasti equilibrati e sani è la teoria dei 6 sapori.

Ma quali sono questi 6 Rasa?

I 6 sapori per l’Ayurveda sono: Dolce, Acido, Salato, Piccante, Amaro e Astringente.

Secondo l’antica filosofia Vedica, per poter raggiungere il benessere di corpo e mente, un pasto dovrebbe includerli tutti e sei. Ognuno di essi ha infatti un ruolo fondamentale per la nostra fisiologia, salute e benessere.

Tutti gli alimenti hanno almeno uno dei sei sapori e ogni sapore ha un effetto sui Dosha, i principi metabolici che governano il nostro corpo. Come i Dosha, anche i Rasa, provengono dai cinque elementi (etere, aria, fuoco, acqua e terra), che li influenzano con le loro qualità. Vediamo di seguito da quali elementi è costituito ogni sapore.

I gusti (Rasa) e i cinque elementi

  • Dolce = Terra + Acqua
  • Acido = Terra + Fuoco
  • Salato = Acqua + Fuoco
  • Piccante = Aria + Fuoco
  • Amaro = Aria + Etere
  • Astringente = Aria + Terra

In ogni sapore troviamo quindi due elementi e una combinazione unica di qualità:

  • Il Dolce è rinfrescante, pesante e oleoso;
  • L’Acido è riscaldante, oleoso e leggero;
  • Il Salato è riscaldante e oleoso;
  • Il Piccante è riscaldante, secco e leggero;
  • L’Amaro è leggero, rinfrescante e secco;
  • L’Astringente è secco, rinfrescante e pesante.

I 6 Sapori e i Dosha

Considerato che i 6 Sapori condividono le stesse qualità dei Dosha, per pacificare un Dosha troppo elevato si deve fare attenzione a prediligere cibi con sapori dalle qualità opposte.

Secondo l’Ayurveda, la digestione segue tre fasi corrispondenti ai tre Dosha: un pasto ayurvedico dovrebbe dunque iniziare dalla fase dolce (Kapha), per permettere di digerire gli elementi Acqua e Terra, che sono i più pesanti. In questa classificazione rientrano cereali, zucchero, latte, formaggi e la maggior parte della frutta. Il Dolce è molto difficile da digerire e dovrebbe dunque essere assunto con moderazione, soprattutto dalle costituzioni Kapha, in quanto in eccesso causa letargia, sonnolenza e soffoca Agni, il nostro fuoco digestivo.

Successivamente, arriva la fase acida di Pitta, in cui bisogna digerire l’elemento Fuoco e quindi cibi acidi e salati che favoriscono la digestione e l’eliminazione delle tossine. In questa fase è meglio quindi assimilare limone, arancia, frutta acidula, yogurt, vino, aceto, salsa di soia, carne e pesce. Il sapore acido è digestivo e stimola il metabolismo, è energizzante e attiva la mente. I frutti acidi, come arancia e limone, sono ricchi di vitamina C e quindi ottimi per l’immunità. Bisogna comunque fare attenzione a non abusare del sapore acido, che può portare secchezza, congestione, sete e problemi digestivi.

Il sapore salato, invece, supporta la digestione, la forza e l’energia. Ma sempre senza esagerare, perché gli effetti negativi di un consumo eccessivo sono sete, ritenzione idrica, squilibri della pelle e aumento di calore nel corpo.

Molto utili in questa fase anche i cibi dal sapore piccante, che stimolano il fuoco digestivo, come pepe nero, zenzero, basilico, ravanello e peperoncino. Attenzione sempre alle quantità: l’eccessivo consumo di alimenti dal gusto piccante può portare al manifestarsi di insonnia, agitazione e ansia.

L’ultima fase, quella di Vata, digerisce aria ed etere e quindi i cibi amari (ad esempio olive, pompelmo, cacao, verdure a foglia verde come spinaci, cavolini di Bruxelles, cicoria, radicchio, insalata belga, spezie come fieno greco e curcuma) e astringenti, come tofu, verdura cruda, legumi, melograno, anacardi, noci e miele.

L’amaro è un ottimo detossinante del corpo, allevia la sete e stimola l’appetito. Grazie alle sue qualità leggere e secche, accende il fuoco digestivo. In eccesso può portare accumulo di secchezza e impoverimento dei tessuti.

L’astringente ha un effetto pulente e aiuta tutte le eliminazioni del corpo. In caso di uso eccessivo, aumenta Vata e crea problemi digestivi e ristagno dei liquidi.

Mangiare secondo l’approccio ayurvedico, porta nutrimento ed energia. L'Ayurveda ritiene che tutte le malattie inizino nel tratto digestivo nel momento in cui Agni non funziona bene e, per questo, il cibo è la prima medicina. 

Scegliendo un’alimentazione giusta per il tuo corpo e la tua fisiologia, raggiungi vitalità, energia e benessere.

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