Quanti tipi di esfolianti esistono? Differenze e benefici per la pelle

Perché è importante esfoliare la pelle, non solo dopo l’estate ma tutto l’anno
Fino a qualche anno fa, l’esfoliazione era considerata “nemica” della nostra abbronzatura, in quanto si pensava che potesse annullare tutta la fatica fatta per ottenere una tintarella da sfoggiare al rientro dalle vacanze. Fortunatamente, ci si è ormai resi conto che non eliminare lo strato corneo superficiale porta solamente ad avere una pelle secca, ingrigita, macchiata e squamata… diciamo esteticamente poco presentabile!
In termini tecnici...
Esfoliare la pelle significa infatti pulirla da quello che in termini tecnici si chiama “corneo disgiunto”, cioè lo strato corneo superficiale, che è composto da cellule morte e ricopre lo strato corneo compatto: la nostra vera protezione dal mondo esterno. I corneociti che formano lo strano corneo disgiunto, tendono infatti a staccarsi per desquamazione secondo un processo di micro esfoliazione fisiologico, che nelle pelli giovani e sane avviene quotidianamente, completando il ricambio cellulare in media ogni 14 giorni. Questa regolarità viene però meno con l’avanzare dell’età e questo provoca segni d’invecchiamento visibili, come il colorito spento, le macchie e le rughe.
Dobbiamo infatti pensare che, man mano che invecchiamo, il nostro corpo impiega molto più tempo a sostituire le cellule morte con quelle nuove:
- A 18 anni il turnover avviene tra 14 e 21 giorni;
- A 20 anni ci mette in media dai 24 ai 30 giorni;
- A 40 anni le nostre cellule si ricambiano ogni 45-60 giorni, fino ad arrivare a 60-90 giorni man mano che l’età avanza.
Questo processo di ricambio può essere inoltre rallentato anche da altri fattori, tra cui la fotoesposizione (esposizione ai raggi UV), che costringe la pelle a produrre melanina e cheratina, per schermare i raggi. Questa iperproduzione di melanina e cheratina, può comportare la formazione di macchie e l’ispessimento della cute.
In estate, ma anche nelle altre stagioni, se ci si trova all’aperto e quindi esposti ai raggi solari, è molto importante proteggere la pelle ed esfoliarla regolarmente. Naturalmente, è importante scegliere i giusti prodotti e trattamenti, per evitare di creare danni con l’utilizzo di cosmetici troppo aggressivi.
Che tipi di esfoliazione esistono?
- Esfoliazione Meccanica
- Esfoliazione Chimica
- Esfoliazione enzimatica
Esfoliazione Meccanica
L’esfoliazione meccanica avviene tramite agenti fisici, come granelli sferizzati dei gusci di mandorla o nocciolo, polveri, sali o zuccheri. Solitamente questi agenti vengono racchiusi all’interno di creme o oli, che aiutano a mantenere la pelle idratata. L’importante è fare sempre attenzione alla grandezza e alla forma di questi granelli, che devono essere lavorati in modo da diventare perfettamente sferici, per evitare micro abrasioni o taglietti che potrebbero derivare da soluzioni ‘’fai da te’’.
Quando si utilizza uno scrub meccanico, molta importanza ce l’ha inoltre il massaggio con il quale si effettua l’esfoliazione, che deve essere delicato, soprattutto sulle pelli molto sensibili e su alcune zone del corpo in cui la pelle è più sottile e potrebbe arrossarsi facilmente. L’esfoliazione meccanica è la più utilizzata soprattutto nei trattamenti domiciliari e consente di eliminare le cellule morte superficiali, che sono già in fase di distacco.
Esfoliazione Chimica
L’esfoliazione chimica avviene con prodotti che contengono idrossiacidi, i quali agiscono rompendo i legami tra le cellule e promuovendone quindi il distacco. Tra questi troviamo gli alfaidrossiacidi (AHAs), i betaidrossiacidi (BHA) e i polidrossiacidi (PHA).
Non facciamoci ingannare dal nome “acidi”, in quanto sono molecole che si trovano in natura, derivate da frutta, piante e latte.
Tra questi troviamo gli alfaidrossiacidi (AHAs) e i betaidrossiacidi (BHA) che derivano da acidi naturali della frutta, e i polidrossiacidi (PHA) che sono sostanze naturali derivate ad esempio dal lattosio (Acido Lattobionico) o dalla fermentazione di fonti vegetali rinnovabili, come il glucosio (Gluconolattone).
Un esempio di alfaidrossiacido – AHAs - è il Lactic Acid (Acido Lattico), che è ottimo anche per le pelli più sensibili e che troviamo ad esempio in tutti i Tonici Viso Vedica. Grazie alla sua azione levigante, aiuta a eliminare le cellule morte superficiali e a dare luminosità alla pelle, riducendo l’aspetto di rughe sottili, iperpigmentazioni e cicatrici.
Molto diffuso è inoltre l’Acido Mandelico, che è cheratolitico e antisettico, ristruttura il collagene e agisce contro macchie ed aging. È inoltre utile nel prevenire i batteri e per questo l’abbiamo scelto come ingrediente chiave per la nostra Acqua Lenitiva Purificante, che può essere utilizzata sia per contrastare i problemi legati all’epilazione, sia contro le imperfezioni quotidiane.
L’Acido Salicilico (derivato dall’estratto di Salice Alba), è forse il betaidrossiacido – BHA - più conosciuto. Il suo effetto non è solo esfoliante ma anche cheratolitico, infatti è molto utilizzato contro le imperfezioni perché riesce a “pulire” i pori, contrastando brufoli e punti neri. Grazie alla sua azione cheratolitica, aiuta a eliminare le cellule morte e lo troviamo ad esempio nella Crema Piedi Levigante di Vedica, associato all’Urea per un’azione anti cheratosi specifica.
Infine un esempio di polidrossiacido – PHA - è, come abbiamo detto, il Gluconolattone che svolge un’esfoliazione molto delicata adatta anche alle pelli sensibili, in quanto ha anche un’azione umettante, che attira l’acqua e idrata la pelle. Lo troviamo ad esempio nella Maschera Solare Pre & Post di Vedica, consigliata sia prima sia dopo l’esposizione al sole per le sue proprietà delicatamente esfolianti, ricostituenti e calmanti.
Esfoliazione Enzimatica
L’esfoliazione enzimatica, infine, si esegue con prodotti contenenti estratti di origine vegetale, come la papaina che deriva dalla Papaya e la bromelina che deriva dall’Ananas. Questa tipologia di esfoliazione è considerata la più delicata, in quanto non necessita del massaggio manuale per agire: i prodotti contenenti questi enzimi vengono semplicemente applicati sulla pelle per il tempo necessario e poi rimossi. Gli enzimi aiutano a scomporre le proteine, anche quelle della cheratina, permettendo alle cellule morte di staccarsi e lasciando la pelle rinnovata, morbida e luminosa.
Come e quanto esfoliare?
Qualunque sia il tipo di esfoliazione scelta, ricordiamoci sempre di non abusarne: è sufficiente effettuarla una, massimo due volte a settimana, per evitare il rischio di sensibilizzare troppo la pelle e rispettarne il processo di turnover. Sicuramente, abbiamo visto gli innumerevoli benefici di questa pratica e l’importanza di svolgerla con regolarità per permettere ai prodotti che compongono la nostra beauty routine di penetrare nella pelle fin negli strati più profondi. È infatti inutile pensare di applicare sieri, creme o maschere, se prima non si eliminano le cellule morte.
Se stai cercando un esfoliante delicato ma efficace, dai un’occhiata alle nostre Crema Esfoliante Viso e Crema Esfoliante Corpo sullo store. Questi due prodotti svolgono un’esfoliazione di tipo meccanico, in quanto contengono micro granelli sferizzati dei gusci di mandorla e nocciola. Nei prossimi mesi lanceremo inoltre un nuovo scrub corpo che svolgerà contemporaneamente un’esfoliazione meccanica, chimica ed enzimatica … stay tuned!