La pelle senescente si presenta secca, disidratata, con perdita di elasticità (anelastica), priva di tono, con presenza di rughe e macchie pigmentate (lentigo).
Dal punto di vista ayurvedico, l’invecchiamento cutaneo coinvolge tutti e tre i Dosha. Per primo è coinvolto Vata, il Dosha composto da Spazio e Aria, che è il Dosha che governa la fase della vita post-menopausa. In questo periodo, Vata si aggrava in tutta la fisiologia e quindi anche negli strati cutanei portando a una diminuzione della microcircolazione con conseguente diminuzione degli scambi nutritizi e stasi di tossine. La pelle appare stanca, opaca, ingrigita. Per secondo, è coinvolto Pitta, il Dosha del Fuoco che processa e digerisce. Pitta in questa fase della vita si indebolisce portando un notevole rallentamento del metabolismo cellulare: il ricambio delle cellule è rallentanto, l’epidermide sarà più sottile e inizierà ad esserci una diminuzione della sintesi delle sostanze fondamentali per la struttura della pelle, per esempio l’acido ialuronico che porta ad una diminuzione dell’idratazione del derma.
Per ultimo, Kapha: quando Vata aumenta in maniera importante causa una contemporanea diminuzione di Kapha. Quest'ultimo si occupa di mantenere la struttura e la coesione dei tessuti. Quando questo Dosha diminuisce abbiamo tessuti che perdono tono, elasticità e idratazione.
Centella asiatica
Si tratta di una pianta ampiamente utilizzata nella tradizione ayurvedica grazie alle sue numerose proprietà volte a pacificare tutti i Dosha. Ristruttura, stimola la produzione di collagene e il microcircolo sanguigno, idrata, nutre, leviga e lenisce. Nome comune: Centella Nome Sanskrito: Mandukaparni
Cocos nucifera
Olio di cocco. Coltivata largamente nella parte meridionale dell'India, questa pianta viene usata in Ayurveda in tutte le sue parti. L'olio che se ne ricava ha proprietà rinfrescanti, nutrienti, emollienti e antibatteriche. Ha un grande potere calmante su Pitta. Nome comune: Palma da cocco Nome Sanskrito: Naarikela
Curcuma longa
Ampiamente coltivata in tutta l’India, questa pianta, di cui principalmente si impiega la radice, è considerata l’ oro delle spezie per la sua preziosità. Le sue proprietà antisettiche, lenitive, antiossidanti, depurative, detossinanti sono state ampiamente dimostrare anche dalla scienza moderna. Svolge un’importante azione di eliminazione delle tossine e di coadiuvate de nel nutrimento dei tessuti e ristrutturazione cutanea. Agisce su tutti e tre i dosha. Nome comune: Curcuma Nome Sanskrito: Haridra
Ficus religiosa
Conosciuta anche come Fico Sacro, è coltivata ampiamente in tutta l’ India. È adatta nelle situazioni dove Pitta e Kapha sono in eccesso, ma agisce anche su Vata. Ha proprietà antinfiammatorie, analgesiche, antiossidanti, antisettiche, antivirali e modulatrice per sistema parasimpatico. Nome comune: Fico Sacro Nome Sanskrito: Ashwattha
Rosa centifolia
Originaria della regione persiana, la Rosa Centifolia è una pianta dalle straordinarie proprietà toniche e astringenti, nonchè nutritive. Delicata e rinfrescante, è adatta alle pelli sensibili e reattive. Grande pacificante di Pitta, ma agisce anche su Vata e Kapha Nome comune: Rosa Centifolia Nome Sanskrito: Satapatrika
Rubia cordifolia
Questa pianta rampicante tipica della zona nord-ovest dell’Himalaya, è ampiamente utilizzata nella tradizione delle medicine orientali, tra cui anche l’Ayurveda. Tra le sue numerose proprietà troviamo l’essere astringente e rinfrescante; migliora notevolmente il colorito e l’aspetto della pelle andando ad agire anche sulle discromie della cute. Nome comune: Robbia Indiana Nome Sanskrito: Manjishtha
Santalum album
L’ habitat naturale di quest’albero sempreverde è la zona sud occidentale della penisola indiana. L’ olio che se ne ricava è profondamente rinfrescante, lenitivo, tonificante e detossinante. Migliora notevolmente l’aspetto della carnagione. Grande pacificante del Dosha Pitta e Kapha Nome comune: Sandalo Bianco Nome Sanskrito: Svetachandana
Sesamum indicum
Il sesamo è una pianta erbacea perenne originaria dell’India e dell’Africa. Dai suoi semi di ricava un olio di elevata qualità che può essere impiegato sia per uso esterno come olio da massaggio o come base di cosmetici naturali; sia per uso alimentare come olio per cucinare e condire. Ne esistono diverse varietà che differiscono principalmente per la diversa colorazione dei semi. L’olio di sesamo è stato oggetto di numerose ricerche scientifiche nell’arco degli ultimi decenni: sono state dimostrate le sue proprietà antibatteriche e antiossidanti. Massaggiato sulla pelle penetra in profondità nutrendo i tessuti e neutralizzando i radicali liberi. Le molecole di olio di sesamo sono in grado di legarsi alle tossine presenti nel corpo e ne facilitano l’eliminazione sia attraverso la pelle sia stimolando le funzioni fisiologiche dell’organismo. È ricco di acido oleico e linoleico, fonte di acidi grassi essenziali omega 3 e 6 e di numerosi minerali come ferro, magnesio, rame, fosforo e soprattutto calcio. Grazie a queste proprietà l’olio di sesamo mantiene la pelle nutrita ed elastica; inoltre, è indicato anche per il massaggio di bambini e anziani. Sono presenti nell’olio di sesamo otto amminoacidi essenziali importanti per il cervello, ecco perché nella medicina ayurvedica viene consigliato per il massaggio di testa e cuoio capelluto. Nome comune: Sesamo Nome Sanskrito: Tila
Sida cordifolia
La Sida Cordifolia appartiene alla famiglia della Malva. Essa cresce in tutta l’Asia e in particolar modo in India nel sud della Cina e Nepal. Può donare forza ed energia ed è un buon “rasayana”, ossia promotore di longevità; è inoltre un tonico generale perchè incide sia sul corpo, sia sulla mente. Riequilibria Vata, Pitta e Kapha. Nome comune: Sida Cordifolia Nome Sanskrito: Bala
Withania somnifera
Conosciuta anche con il suo nome in sanscrito si Ashvaganda, la Whitania Somnifera possiede proprietà riscaldanti, tonificanti, stimolanti e astringenti. Favorisce la ristrutturazione della pelle e agisce come pacificante di Vata e Kapha in eccesso. Nome comune: Ginseng Indiano Nome Sanskrito: Ashwaganda