Governa la struttura e l’equilibrio dei fluidi. È responsabile di: muscoli, grasso, ossa e sinovia.
Kapha è solido, unto, pesante e stabile per natura.
Da un punto di vista etimologico significa “colui che tiene insieme le cose”. E’ la forza di coesione presente nel nostro corpo ed ha una natura “collosa” e “adesiva”.
Kapha è la forza della coesione, rappresenta la struttura stessa del corpo. Kapha, con ACQUA e TERRA dominanti, è freddo, pesante, lento, stabile, statico, morbido, untuoso.
Le persone con Kapha dominante sono ferme e tolleranti, pacifiche, lente, metodiche, pazienti ed affidabili. Hanno una buona memoria ed un sonno profondo. Reggono bene le situazioni stressanti, hanno appetito moderato e digestione lenta. È il Dosha indispensabile per il buon funzionamento dell’immunità, delle articolazioni e il suo equilibrio è importantissimo per la salute della pelle. È il Dosha che dona il tono, il turgore, la compattezza. La pelle di Kapha in equilibrio è quella dei bambini. Può presentare edema, gonfiore, seborrea e tendenza alla cellulite, ma mantiene un aspetto giovane anche in età avanzata.
Le persone Kapha hanno di solito una corporatura robusta e stabile, labbra grandi e umide, mani grandi e dita corte, voce bassa e sguardo dolce.
Eczema umido o con prurito.
Eccessiva sudorazione dovuta all’eccessiva presenza di acqua
La pelle Kapha va asciugata e opacizzata.
La pelle con Kapha dominante è tendenzialmente grassa, spessa, molto morbida e liscia al tatto, pori dilatati, visibili comedoni, punti neri, microcisti, fresca e “pallida”. Rughe e segni di espressione sono meno evidenti rispetto alle pelli Vata e Pitta.
Nota pura di cannella.
Abbiamo scelto la cannella per Kapha perché è molto riscaldante e attivante. In Ayurveda, la Cannella è legata all’elemento Fuoco, che a Kapha invece manca: è formato infatti dagli elementi Terra e Acqua e per questo tende ad essere eccessivamente freddo, lento e pesante. Con il Fuoco, Kapha viene stimolato e risvegliato.
Centella asiatica
Si tratta di una pianta ampiamente utilizzata nella tradizione ayurvedica grazie alle sue numerose proprietà volte a pacificare tutti i Dosha. Ristruttura, stimola la produzione di collagene e il microcircolo sanguigno, idrata, nutre, leviga e lenisce. Nome comune: Centella Nome Sanskrito: Mandukaparni
Cocos nucifera
Olio di cocco. Coltivata largamente nella parte meridionale dell'India, questa pianta viene usata in Ayurveda in tutte le sue parti. L'olio che se ne ricava ha proprietà rinfrescanti, nutrienti, emollienti e antibatteriche. Ha un grande potere calmante su Pitta. Nome comune: Palma da cocco Nome Sanskrito: Naarikela
Emblica officinalis
Questa pianta la si può trovare nell’altopiano del Deccan, nelle regioni costiere e nella zona del Kashmir. È nota in ayurveda per le sue proprietà astringenti, antiossidanti e seboriequilibranti. È considerata un Rasayana. È anch’ essa una pianta che pacifica tutti i Dosha, ma in particolar modo agisce sul Dosha Pitta poiché ha un’azione rinfrescante. Il suo nome in sanscrito è Amalaki o Amla. Nome comune: Emblica Nome Sanskrito: Amla
Hemidesmus indicus
Si tratta di una pianta rampicante diffusa in tutta l’India. La sua azione coinvolge tutti i Dosha, in particolare Pitta e Kapha. Ha proprietà astringenti, lenitive, contrasta l’accumulo di tossine a livello cutaneo e stimola la ristrutturazione cellulare per ridare energia e vitalità ai tessuti Nome comune: Salsapariglia Indiana Nome Sanskrito: Sariva
Sapindus trifoliatus
Cresce spontanea nel sud dell’India. E' una pianta estremamente versatile, viene usata nella tradizione ayurvedica per le sue proprietà tonificanti, astringenti, lenitive ed emollienti. Grazie all'azione antibatterica è un ottimo detergente. È una pianta ricca di saponine: serve da tensioattivo naturale nei detergenti Vedica. Nome comune: Sapindus Nome Sanskrito: Arishta
Saussurea lappa
Presente in abbondanza nella zona dell’Himalaya e della Valle del Kashmir, questa pianta è impiegata largamente nella tradizione ayurvedica per riequilibrare il Dosha Kapha. Contrasta la formazione di batteri a livello cutaneo, è un astringente naturale, calma i rossori e aiuta a ristabilire la naturale produzione di sebo della pelle. Nome comune: Saussurea Lappa Nome Sanskrito: Kushtha
Sesamum indicium
Il sesamo è una pianta erbacea perenne originaria dell’India e dell’Africa. Dai suoi semi di ricava un olio di elevata qualità che può essere impiegato sia per uso esterno come olio da massaggio o come base di cosmetici naturali; sia per uso alimentare come olio per cucinare e condire. Ne esistono diverse varietà che differiscono principalmente per la diversa colorazione dei semi. L’olio di sesamo è stato oggetto di numerose ricerche scientifiche nell’arco degli ultimi decenni: sono state dimostrate le sue proprietà antibatteriche e antiossidanti. Massaggiato sulla pelle penetra in profondità nutrendo i tessuti e neutralizzando i radicali liberi. Le molecole di olio di sesamo sono in grado di legarsi alle tossine presenti nel corpo e ne facilitano l’eliminazione sia attraverso la pelle sia stimolando le funzioni fisiologiche dell’organismo. È ricco di acido oleico e linoleico, fonte di acidi grassi essenziali omega 3 e 6 e di numerosi minerali come ferro, magnesio, rame, fosforo e soprattutto calcio. Grazie a queste proprietà l’olio di sesamo mantiene la pelle nutrita ed elastica; inoltre, è indicato anche per il massaggio di bambini e anziani. Sono presenti nell’olio di sesamo otto amminoacidi essenziali importanti per il cervello, ecco perché nella medicina ayurvedica viene consigliato per il massaggio di testa e cuoio capelluto. Nome comune: Sesamo Nome Sanskrito: Tila
Terminalia bellerica
Di questa pianta comune nelle foreste e nelle pianure dell’India se ne utilizza normalmente il frutto. È nota per le sue proprietà benefiche sulla circolazione, tonificanti e che migliorano l’aspetto della pelle. I testi vedici la riconoscono come una pianta che pacifica tutti i Dosha, ma più specificatamente Kapha. È conosciuta anche come Bibithaki. Nome comune: Mirabolano Bellerica Nome Sanskrito: Bibithaki
Terminalia chebula
Questa pianta ha un’ estrema importanza nella tradizione ayurvedica. È una dei tre “frutti” che compongono la preparazione Triphala. Nello specifico, questa pianta ha grandissime proprietà antiossidanti e antibatteriche. Inoltre, agisce in profondità favorendo l’eliminazione delle tossine accumulate nel canali. È considerata una pianta tridoshica, ossia la cui azione è volta al riequilibrio di tutti i Dosha, ma soprattutto Vata. È conosciuta anche con il nome di Haritaki. Nome comune: Mirabolano Nome Sanskrito: Haritaki
Withania somnifera
Conosciuta anche con il suo nome in sanscrito si Ashvaganda, la Whitania Somnifera possiede proprietà riscaldanti, tonificanti, stimolanti e astringenti. Favorisce la ristrutturazione della pelle e agisce come pacificante di Vata e Kapha in eccesso. Nome comune: Ginseng Indiano Nome Sanskrito: Ashwaganda